Luglio 2016

La preghiera comune contro chi parla di guerra di civiltà

di Elisa Marincola
La notizia più importante di queste giornate di confusione e paura diffusa è arrivata dal mondo musulmano ed è una buona notizia: l’appello dei religiosi alle proprie comunità per andare a pregare nelle chiese cristiane, come omaggio a padre Jacques Hamel, massacrato da due balordi autoproclamatisi miliziani dell’Isis, ma anche e soprattutto per dare un segnale univoco di fratellanza con le altre fedi ora nel mirino del califfato. E, forse, anche per ricordare che la stragrande maggioranza di morti vittime del terrore islamista sono gli stessi musulmani. …Leggi tutto »

Il Governo Israeliano approva un’altra legge antidemocratica

di Luca Mershed 

Il Parlamento israeliano, la Knesset, si è concesso un nuovo potere draconiano la scorsa settimana: la maggioranza dei tre quarti dei suoi membri può ora espellere un politico eletto, se la sua opinione non è in sincronia con la visione dei parlamentari. …Leggi tutto »

Insieme a te non ci sto più

di Vincenzo Vita

“Insieme a te non ci sto più”, avrà detto Vincent Bolloré – sulle note di Caterina Caselli – a Pier Silvio Berlusconi, rompendo la trattativa per l’acquisizione di Mediaset Premium. La pay-tv sembrava attrarre Vivendi: per costruire un polo europeo in grado di contrastare l’ascesa di Netflix, uno dei nuovi potenti dell’era dell’incrocio con la rete. E ora, dopo le promesse di matrimonio e i corteggiamenti appassionati, si rischia (?) la carta bollata. …Leggi tutto »

La leggenda di Cairo e il tabernacolo dell’editoria

di Vincenzo Vita

L’eroe di questi giorni nei e tra i media è Urbano Cairo. Nella massima serie di basket degli Stati uniti –Nba- sarebbe “most valuable player” (Mvp), come Curry . Tanto per dire. Infatti, il tabernacolo dell’editoria, circondato da mitologie divine e storie pure molto profane, è ora appannaggio dell’editore de “La7” nonché patron del Torino calcio. Si parla della conquista di “Rcs-Corriere della sera”, a lungo al centro delle dispute nell’attuale fase crepuscolare del settore in Italia. …Leggi tutto »

Turchia: flashmob davanti all’ambasciata a Roma

La situazione in Turchia sta rapidamente degenerando e, nonostante i proclami dei leader stranieri, non è chiaro se si abbia la consapevolezza di cosa stia accadendo e dei suoi possibili effetti anche sulla realtà europea e internazionale. Per questo oggi, mercoledì 20 luglio dalle 15.00 saremo sotto l’ambasciata turca a Roma in via Palestro, con un flash mob per continuare a reclamare il rispetto dei diritti umani, civili e politici e per chiamare tutti a riflettere. Golpe o autogolpe che sia, si sta intensificando la repressione contro giudici, giornalisti, intellettuali, attivisti. Non possiamo fingere di non sapere e non vedere. …Leggi tutto »

Solidarietà e amicizia, bimbi saharawi accolti in Italia.

Anche quest’anno i bambini saharawi, che durante l’anno vivono nei campi profughi nel Sahara Occidentale in Algeria, trascorreranno in Italia il periodo estivo.
Ieri, un gruppo di tredici di loro è stato ospitato al Senato della Repubblica. …Leggi tutto »

Minori miMigranti: Save the Children lancia una helpline telefonica multilingue.

Save the Children lancia il numero verde 800 14 10 16 per fornire informazioni e orientamento ai minori migranti, agli operatori e a tutti i cittadini in sette lingue (italiano, arabo, inglese, francese, tigrino, somalo, farsi). …Leggi tutto »

Signor Giudice! Il caso “PrimaDaNoi.it”

di Vincenzo Vita

Signor giudice, cantava Roberto Vecchioni. Signor giudice, sussurriamo di fronte alla sentenza della Cassazione 13161/16 che ha imposto la cancellazione di una notizia dal giornale on line “PrimaDaNoi.it”. Si tratta di una testata abruzzese piuttosto attiva ed efficace,“rea” di aver tenuto un’informazione veritiera, non contestata nella sostanza, inerente ad un accoltellamento avvenuto in un ristorante nel 2008. Già nel settembre del 2010 i titolari del locale chiedevano la cancellazione del testo, considerato lesivo dell’immagine commerciale. …Leggi tutto »

Mafie nel Lazio: online il nuovo rapporto

Sono 93 le organizzazioni criminali in Lazio (70 clan e 23  organizzazioni dedite al narcotraffico nei diversi quartieri del territorio capitolino), un numero in aumento rispetto al 2015 in cui ne erano stati registrati 88.

Questo il quadro mostrato dal secondo Rapporto “Mafie nel Lazio”, curato dall’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, in collaborazione con l’Associazione Libera, presentato giovedi 7 luglio alla Casa del Jazz.

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Abbas Kiarostami “Un lupo in agguato”

di Anna Cerofolini
Chi conosce
il dolore del bocciolo
quando si apre?
Kiarostami  “Un lupo in agguato”
Per Abbas Kiarostami raccontare attraverso la pellicola, le parole, i respiri e le immagini la sua terra d’Iran, il suo popolo, la sua cultura, era semplicemente un dovere d’innamorato.
L’ha accarezzata fino all’ultimo, illuminandone il  “caos piacevole”, la bellezza di un “disordine che ha un’anima” e gli uomini, mescolati, sconfitti, ingannati, immensi e persi nel soffio di tenerezza di problemi quotidiani e nella loro burrasca di sventure profonde.
Abbas Kiarostami, destino di poeta, nato a Theran il 22 giugno 1940, se ne è andato in un giorno d’estate, “E la vita continua” così come racconta il titolo di una delle sue opere.
Un regista, dopo il terremoto del 1990,
si reca in automobile nel villaggio di Potché, alla ricerca del protagonista del suo film: “Dov’è la casa del mio amico?”
Il cineasta, attraverso il suo alter ego, dipinge il momento in cui il destino si fa dolore, un piano-sequenza interiore di chi amava la strada prima, ma ora nell’ora della miseria e dell’armonia che si sogna, la ama ancora di più:
“Il terremoto
ha distrutto persino
il granaio delle formiche”.
Testimone di ciò che geme sotto le dita di un regista in “Close Up”, Abbas Kiarostami, si osserva, nello spazio e nel tempo, sul suo ruolo di narratore e sulle responsabilità di chi ha scelto di fare cinema.
Vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 1997 con il capolavoro “Il sapore della ciliegia”, il pensatore iraniano si interroga sulla vita e sulla morte nello sguardo perduto del suo protagonista, il signor Badii, un uomo che viaggia tra il rumore della sabbia con il suo suicidio, alla ricerca di una creatura che seppellisca il suo corpo.
Abbas Kiarostami è
“Il vento ci porterà via” , “Tickets” firmato con Ermanno Olmi e Ken Loach ed è “Copia conforme”, è l’invisibile che si fa giorno, è il silenzio che ti assorda, è la domanda che ti palpita dentro, è il mistico legame tra le anime dell’autore dello spettatore, è la meraviglia e il calvario dell’Iran, è il fulmine che ti spezza le ossa, Abbas Kiarostami è la dignità e la profondità dello stagno:
Faccio un sogno
sono sepolto
sotto foglie autunnale
e il mio corpo germoglia.
Kiarostami  “Un lupo in agguato” Einaudi