Yemen senza pace

2 Ottobre 2016

di Luca Mershed

Continua nel silenzio assordante del mondo la guerra in Yemen e la conta dei morti si aggrava sempre di più.

I combattenti Houthi hanno affermato di aver colpito una nave appartenente ai militari degli Emirati Arabi Uniti facente parte di una coalizione araba che lotta a sostegno del Governo yemenita.

I militari degli Emirati Arabi Uniti hanno, invece, comunicato che una barca sotto il loro comando è stata coinvolta in un incidente” nel Bab al-Mandeb e che ci sono state delle vittime.

“I razzi hanno preso di mira una nave da guerra degli Emirati Arabi mentre si avvicinava alla costa di Mokha sul Mar Rosso”, i combattenti Houthi dello Yemen hanno detto in un comunicato sul loro sito web sabanews.net. Anche l’alleato Iran ha confermato che la nave della coalizione araba “è stata completamente distrutta”.

Un video postato sui social media, che presenta i filmati dell’avvenimento, ha mostrato una nave presa di mira durante la notte e che poi è andata in fiamme. I media principali locali non hanno potuto confermare in modo indipendente l’autenticità del video.

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In una dichiarazione pubblicata dall’agenzia di stampa ufficiale WAM, i militari degli Emirati Arabi hanno riferito che la barca era in un viaggio di routine da Aden, più a sud, e che rispetto al fatto accaduto sarà svolta un’indagine per verificare come sia realmente avvenuto.

La nave, un catamarano australiano per la logistica ad alta velocità costruito in leasing per i militari degli Emirati Arabi Uniti, ha dimostrato che le tattiche Houthi riguardano quello che il Governo ha definito degli “attacchi terroristici” contro la navigazione internazionale civile nel mare.

Gli Emirati Arabi Uniti sono un membro chiave della coalizione che è in lotta contro i combattenti Houthi ed i loro alleati dal marzo dello scorso anno a sostegno del Governo del Presidente dello Yemen, Abd Rabbu Mansour Hadi.

Dal mese di marzo del 2015, la coalizione araba, assemblata dall’Arabia Saudita, è riuscita a respingere i combattenti dell’opposizione da gran parte del sud dello Yemen anche se ancora controllano quasi tutte le coste del Mar Rosso del Paese, così come dei tratti di territorio intorno a Sanaa.

Delle fonti militari hanno comunicato che sabato, nella provincia settentrionale di Jawf, le forze pro-governative hanno riconquistato gran parte della città di Ghail dopo gli scontri che hanno ucciso 11 combattenti dell’opposizione e 5 militari dell’esercito yemenita. Jawf è una provincia che si trova al confine con l’Arabia Saudita ed è in gran parte controllata dalle forze lealiste.

Le stesse fonti dell’esercito hanno affermato che ci sono stati dei combattimenti nella regione di Bab al-Mandeb nella giornata di sabato ed hanno provocato la morte di 3 fedelissimi e 17 feriti oltre a 5 combattenti Houthi. Precisamente, gli scontri hanno avuto luogo nella zona montagnosa di Kahbub che si affaccia sullo stretto.

Le forze lealiste hanno riconquistato l’isola di Perim nello stretto di Bab al-Mandeb nel mese di ottobre dello scorso anno, ottenendo un punto strategico che collega il canale di Suez ed il Mar Rosso con il Golfo di Aden e l’Oceano Indiano. Ma i combattenti ribelli ancora controllano alcune delle vette che si affacciano sullo stretto, dove continuano a persistere violenti combattimenti.

Alcuni fonti militari in Yemen hanno detto alla stampa che, sabato, i combattenti hanno bombardato un campo militare lealista nella zona di Bab al-Mandeb.

Le forze della coalizione araba hanno lanciato varie operazioni contro la milizia marittima degli Houthi dopo aver attaccato una nave che trasportava aiuti umanitari al largo della costa dello Yemen.

Le Nazioni Unite parlano di dati sconcertanti come quello che mostra l’elevato numero delle vittime tra i civili nella guerra in Yemen. Più di 6.700 persone tra i civili sono stati uccisi nel conflitto yemenita da quando la coalizione ha iniziato la sua campagna aerea nel marzo 2015.