UE fermi la Turchia autoritaria

8 Marzo 2016

Francesca Chiavacci, Presidente Nazionale ARCI

Uno stato che chiude giornali, ne occupa le sedi, arresta giornalisti e cerca di mettere a tacere i social network è uno stato autoritario. Non lo si può definire altrimenti. La Turchia, membro della Nato, oggi é questo ed è un dato gravissimo, insopportabile, inaccettabile. I fatti della vicenda Zaman sono solo gli ultimi di una serie troppo lunga e che, temo, non è ancora giunta a termine.
La Turchia di Erdogan é un paese che mette a rischio libertà fondamentali.
I Paesi dell’Ue in questi giorni seduti a un tavolo per trattare sulla questione dei migranti non possono ignorare lo stato della democrazia di quel paese e devono pretendere un impegno netto e deciso. Da troppo tempo, anche in nome di interessi economici, vengono ignorate troppe questioni fondamentali. Accanto al mancato rispetto della libertà di stampa, ricordo le ambiguità con lo Stato islamico e l’accanimento contro i curdi. È il momento di chiedere a gran voce che la Turchia inverta la rotta su cui intende guidare la sua ‘democrazia’.