Azerbaigian: appello di RSF sulla libertà di stampa

30 Maggio 2016

Reporters sans frontières*

In occasione del quarantesimo compleanno della giornalista Khadija Ismaïlova, Reporters sans frontières (RSF) ha festeggiato la sua recente liberaziona e ha lanciato un appello al governo dell’Azerbaigian (163 ° su 180 nella classifica mondiale 2016 la libertà di stampa di RSF) perchè metta fine alle violazioni della libertà di stampa.

RSF ha organizzato una manifestazione davanti all’ambasciata dell’Azerbaigian a Parigi, lo scorso venerdi 27 maggio, ricordando che la liberazione di Khadija Ismaïlova è solo un primo passo.  La sua condanna è stata sospesa lo scorso 25 maggio, ma la giornalista resta sottoposta a un controllo giudiziario e non può muoversi dal Paese. Almeno altri 8 giornalisti e bloggers, inoltre, sono nelle prigioni azere a causa della loro attività di informazione. I media indipendenti, costretti all’esilio, restano così banditi dal Paese.

“Rilasciando Khadija Ismailova dopo 537 giorni di detenzione arbitraria , il potere azero ha dovuto dare quache concessione, ma è ben lontano dall’essere rispettoso della libertà di stampa, ha dichiarato Johann Bihr, responsabile dell’ufficio Europa e Asia centrale di RSF. La comunità internazionale deve continuare la pressione finchè le istituzioni azere cesseranno la persecuzione della stampa libera,  ripristineranno il pluralismo e rilasceranno tutti i giornalisti in prigione.

RSF ha anche preso parte a una manifestazione simile, il 26 maggio, a Washington e  a Berlino. Molti altri eventi sono stati organizzati in tutto il mondo dalla coalizione Sports 4 Rights che  riunisce le principali organizzazioni di difesa dei diritti umani dell’Azerbaigian. Il giorno del rilascio di Khadija Ismailova il 25 maggio, il fotografo Elnur Mukhtarov è stato arrestato e condannato a dieci giorni di detenzione amministrativa. Aveva raccontato una protesta contro le autorità azere e condiviso le sue foto su Facebook. Il suo nome si aggiunge a quelle di altri giornalisti e blogger imprigionati a causa delle loro attività di informazione, tra cui:

  • Seymour Khazi , giornalista quotidiano Azadlig e della trasmissione televisiva “Azerbaycan Saati”, arrestato il 29 agosto 2014.
  • Arshad Ibrahimov , collaboratore dei siti di informazione Moderator.az e Avrupa.info, arrestato il 18 giugno 2014.
  • Abdul Abilov , blogger, arrestato il 22 Novembre 2013.
  • Rashad Ramazanov , blogger, arrestato il 9 maggio del 2013.
  • Shaig Agayev , blogger, arrestato il 9 maggio del 2013.
  • Araz Guliyev , direttore del sito di informazione Xeber44, arrestato l’8 settembre 2012.
  • Nijat Aliyev , direttore del sito web di notizie Azadxeber, arrestato il 20 maggio 2012.

I dipendenti del Azerbaycan Saati” e MeydanTV , media indipendenti ora in esilio, sono soggetti a vessazioni senza limiti. Non riuscendo ad arrivare agli editori, Ganimat Zahid e Emin Milli , le autorità fanno pressione sui loro parenti ancora nel Paese: molti di loro sono stati imprigionati con accusa fasulle, e  altri sono stati costretti a rinnegare pubblicamente i loro familiari giornalisti.

*dal sito di RSF, traduzione a cura di Alessandra Tarquini