Porto Rico, autonomia addio

30 Giugno 2016

di Luca Mershed

Il Comitato per le Risorse Naturali nel Congresso degli Stati Uniti ha approvato – con 29 voti a favore e 10 contro – il progetto 5278 per stabilire un controllo fiscale federale congiunto per Porto Rico attraverso di una Giunta. Con alcune modifiche, il Comitato ha approvato la Giunta che opererà al di sopra del Governo dell’Isola e la cui missione principale sarà quella di “mettere ordine” alle spese ed ai pagamenti effettuati dal Governo locale per la ristrutturazione del debito pubblico dell’Isola.Il progetto, che ha visto dare alla luce la Legge per la Supervisione, l’Amministrazione e la Stabilità Economica per Porto Rico (PROMESA), crea una giunta di controllo finanziario e ristruttura parte del debito di 70 miliardi dell’Isola ed ha avuto il sostegno sia dei leader Repubblicani e Democratici sia del Governo di Barack Obama.

Il Presidente del Comitato per le Risorse Naturali della Camera dei Rappresentanti, il repubblicano Rob Bishop, ha annunciato l’approvazione del progetto di legge di revisione per l’amministrazione e la stabilità economica di Porto Rico (PROMESA, per il suo acronimo in inglese). Lo scorso 9 giugno il progetto è passato alla Camera dei Rappresentanti dove è stato approvato dalla maggioranza dei suoi membri.

Dopo più di tre ore di dibattito sulle modifiche da introdurre, il Comitato per le Risorse Naturali ha approvato, con 29 voti a favore e 10 contro, il testo che stabilisce una Giunta che sarà al di sopra dell’Esecutivo e delle Camere Legislative di Porto Rico e che prenderà le redini per ristrutturare il debito che il Governo avrebbe dovuto pagare.

Nonostante le modifiche e le discussioni, la Giunta avrà il potere di decidere il bilancio di Porto Rico ed i piani di bilancio oltre a poter rivedere le leggi e ignorare la legislazione locale, tra cui i progetti di emergenza.

La Giunta sarà composta da sette membri nominati dal Presidente degli Stati Uniti di cui quattro saranno raccomandati dalla leadership repubblicana. Essi non potranno essere ex funzionari ma dovranno essere persone con conoscenza della gestione di emissioni obbligazionarie, finanza e diritto. Non avranno uno stipendio fisso, ma saranno compensati per eventuali spese sostenute e potranno assumere un direttore esecutivo che, invece, riceverà uno stipendio. I membri della Giunta non potranno essere demandati e le loro riunioni saranno svolte a porte chiuse.

Ora la normativa sarà presentata questa settimana in Senato dove se si dovesse votare a favore mancherebbe solo la firma del presidente Barack Obama per renderla definitiva.

Alcuni obbligazionisti, sindacati e funzionari dell’Isola oltre al Governo ed alla società civile si sono opposti alla normativa sottolineando che va contro la democrazia a Porto Rico e che può anche peggiorare la situazione locale riducendo la possibilità di un’autonomia finanziaria ed economica essenziale per i cittadini portoricani.

Il progetto è, infatti, stato respinto da gran parte della classe politica portoricana insieme al suo Governatore, Alejandro García Padilla, sottolineando che la Giunta è un’imposizione proveniente da Washington e che rappresenta un attacco all’autonomia politica dell’Isola, uno Stato Libero Associato degli Stati Uniti e non uno Stato membro. La Giunta avverte che “se il Governatore non dovesse riuscire a presentare un piano fiscale accettabile, il Consiglio di Sorveglianza, a sua esclusiva discrezione, potrà presentare un piano che dovrà essere accettato ed eseguito dal Governatore […] Se il bilancio dell’Isola non sarà conforme al bilancio proposto, la Giunta potrebbe fornire un’azione correttiva da intraprendere”. Inoltre, la Giunta potrà chiedere al Governatore la presentazione di rapporti trimestrali sul bilancio corrente, porre il veto sulle leggi della legislatura di Porto Rico, supervisionare gli accordi tra le agenzie pubbliche ed i creditori. In questo modo Porto Rico perderebbe quel minimo di autonomia che ha avuto in questi anni.

Inoltre, con la decisione presa dagli Stati Uniti, i dipendenti, con meno di 25 anni che vengano assunti dopo l’entrata in vigore di PROMESA, potrebbero avere una riduzione del salario minimo per un massimo di quattro anni. Invece degli attuali $ 7,25 salari minimi, potranno essere percepiti fino a $ 4.25.

Nel frattempo, il Presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Paul Ryan, si è detto soddisfatto con il passo compiuto in quanto potrebbe rappresentare una possibilità di una rinascita finanziaria per Porto Rico.

Ryan si è anche congratulato con Bishop, che ha introdotto un emendamento che permetterebbe al Governatore di Porto Rico di entrare a far parte della Giunta senza avere, però, diritto di voto.

Il Commissario Residente di Porto Rico a Washington, che ha la possibilità di parola ma non il diritto di voto, Pedro Pierluisi, ha affermato che anche se è vergognoso che una Giunta supervisioni il Governo dell’Isola avrebbe votato a favore del progetto per il bene generale della popolazione.

Il candidato Governatore e Segretario del Partito Popolare Democratico (PPD) al Governo, David Bernier, dopo aver appreso della decisione, aveva reso pubblica una lettera in cui chiedeva alla Camera dei Rappresentanti di non lasciar passare il Progetto 5278 e che si sarebbero dovute adottare misure alternative. Il Progetto proposto, HR 5278, nella sua formulazione, mina la democrazia fondata e difesa sia dalla Costituzione degli Stati Uniti, come quella di Porto Rico”, ha scritto Bernier nella lettera.

Egli ha, anche, affermato che ciò di cui Porto Rico ha bisogno è che il Congresso a Washington promuova misure che consentano la ristrutturazione del debito con cui il Governo possa stabilizzare la crisi finanziaria ed andare incontro ai creditori e agli obblighi finanziari.