di Cecilia Brighi
segretario generale dell’associazione Italia-Birmania Insieme
Negli ultimi cinque anni, con l’arrivo del primo governo semi civile, in Birmania si era cominciato ad intravedere un processo di apertura politica e sociale, fino ad allora inimmaginabile. La maggior parte dei prigionieri politici era stata liberata, molte leggi repressive erano state modificate, la quotidianità non era più sottoposta a rigidi controlli di polizia e con l’approvazione delle norme che vietano il lavoro forzato, le sanzioni politiche ed economiche UE e USA erano state cancellate. …Leggi tutto »