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Arte e diritti umani. Katanani, artista profugo che racconta i rifugiati

“Il mio lavoro vuole richiamare l’attenzione non solo sulla causa dei palestinesi, ma su tutti coloro che vivono in uno stato di precarietà” ha esordito così Abdul Rahman Katanani l’artista palestinese protagonista di un evento al Senato della Repubblica su diritti umani, buona informazione e arte.  …Leggi tutto »

Terremoto: l’informazione adotti una frazione colpita

di Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana

Le emergenze, come sempre, esaltano il meglio e il peggio del carattere nazionale. A questa regola non sfugge neppure l’informazione: cosí non è mancato chi ha colto anche questa triste occasione per suonare il piffero della propaganda, oppure per alimentare il razzismo tentando di contrapporre gli aiuti alle popolazioni colpite con quelli dati a chi ha scelto l’Italia per fuggire dal terrore e dalla fame.  …Leggi tutto »

Costruiamo ponti, abbattiamo muri. Inaugurato il Museo della Fiducia e Dialogo per il Mediterraneo

di Vittorio Di Trapani

Una presenza e una partecipazione non occasionale.
Fnsi e Usigrai, insieme ad Articolo21, hanno fortemente voluto il Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo che è stato inaugurato a Lampedusa, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Un grazie alle istituzioni, a partire dal Comune di Lampedusa, e alle associazioni, come il Comitato 3 Ottobre, che ci hanno creduto e lo hanno realizzato.
Un grazie particolare all’inviato del Tg2, Valerio Cataldi, che è stato testimone degli sbarchi, e poi delle storie dei migranti che sono stati accolti sull’isola. E oggi è tra i principali motori del Museo.
La nostra convinzione è che contro i muri della diffidenza, dell’indifferenza, dell’intolleranza sia necessario costruire ponti.
Ponti tra culture, idee e sensibilità diverse.
Lampedusa è in questo luogo fortemente simbolico che rappresenta forse meglio di qualunque altro l’idea di periferie da illuminare. Periferie geografiche, economiche, culturali, sociali.
È questa l’idea di Rai Servizio Pubblico che abbiamo e che proponiamo con ancora più forza oggi, nei mesi in cui si va verso il rinnovo della concessione e quindi verso il ridisegno della Rai del futuro.
Illuminare le periferie risponde a un’idea, un progetto editoriale che deve essere pilastro della nuova Rai.

*Segretario Usigrai

#PalermoChiamaItalia: la FNSI partecipa alla giornata

Ci sarà anche una folta delegazione del sindacato dei giornalisti con i 40.000 studenti che a Palermo, lunedì 23 maggio, commemoreranno le stragi di Capaci e di via D’Amelio in cui la mafia uccise i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la moglie di Falcone, Francesca Morvillo, e gli uomini e le donne delle scorte: Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano. …Leggi tutto »

Illuminare le periferie per conoscere il mondo e noi stessi

di Enzo Nucci

Ricordo ancora con nitidezza le parole di una coraggiosa studentessa iraniana che intervistai nell’università di Teheran nel 2004. Tra le altre cose mi disse: “Se è vero che viviamo nel villaggio globale, noi chiediamo che la capanna dell’Iran faccia parte di questo villaggio a pieno titolo con gli stessi obblighi e gli stessi diritti”. …Leggi tutto »

Il 2 maggio a Roma: liberiamo l’informazione e i diritti umani

La libertà di pensiero e il diritto di esprimere le proprie opinioni e di informare ed essere informati sono sotto attacco in tutto il mondo e anche in Italia. Ce lo ha raccontato l’ultimo rapporto di Reporteres Sans Frontieres e lo dimostrano le cronache quotidiane. Non possiamo far finta di nulla! …Leggi tutto »

Regeni: basta bugie

Giulio Regeni è stato torturato, il suo corpo sul lettino dell’obitorio, dove lo hanno rivisto i genitori arrivati al Cairo pochi giorni dopo il suo ritrovamento, era ricoperto di lividi e di segni di bruciature. Il suo volto trasfigurato, tant’è che mamma Paola ha raccontato che l’unica cosa che aveva riconosciuto di suo figlio era la “la punta del naso”.
E’ stata questa, forse, la parte più toccante dell’affollata conferenza stampa in Senato accanto al presidente della Commissione diritti umani di palazzo Madama Luigi Manconi.
Ma non sono mancati momenti forti e di denuncia che hanno avuto un unico filo conduttore: “Basta con le menzogne, l’Egitto dica la verità sull’omicidio di Giulio Regeni” …Leggi tutto »

Rapporto Sudan 2016, per illuminare le crisi dimenticate

I nuovi bombardamenti che in tre settimane hanno causato 25 mila nuovi sfollati e centinaia di vittime, la ripresa degli stupri di massa in Darfur, usati come arma di guerra, e l’escalation della repressione contro la libertà di stampa in tutto il Sudan. Questi i principali punti contenuti nell’annuale rapporto di ‘Italians for Darfur’ che sarà illustrato giovedì 25 febbraio, alle 11, in Sala Nassiryia al Senato della Repubblica in contemporanea con il lancio della nuova campagna di sensibilizzazione sulla crisi umanitaria in Darfur, ormai dimenticata dalla comunità internazionale.

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“Verità per Giulio Regeni”, il 25 febbraio sit-in davanti all’ambasciata d’Egitto a Roma

Ci saranno Amnesty International Italia, l’Associazione Antigone, Cild, la Federazione nazionale della stampa italiana, Articolo21, l’Usigrai, la Tavola della Pace e altre associazioni della rete Illuminare le periferie. Insieme chiederanno “Verità per Giulio Regeni” dando seguito alla mobilitazione partita dopo la misteriosa morte del giovane ricercatore e proseguendo nell’impegno assunto fin dai primi giorni della complicata vicenda.

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La battaglia di Aleppo: verità, propaganda e tragedia umana. Incontro alla FNSI

Cosa ci ha spinto a noi dell’Associazione Giornalisti amici di padre Dall’Oglio chiedere di tornare  mercoledi 17 febbraio alle 11.00 alla FNSI (Corso Vittorio Emanuele II, n. 349 a Roma), la casa comune di tutti i giornalisti italiani per parlare di Aleppo?

La nostra dimensione di esseri umani, feriti dall’indifferenza che non può e non potrà  contagiare la stampa. E poi la nostra dimensione di giornalisti,  che non vedono buoni e cattivi  tra gli artefici di questo  orripilante  scempio dell’uomo. Vediamo benissimo tutti i carnefici, senza eccezione alcuna, e  tutte le vittime, a qualunque comunità appartengano. …Leggi tutto »