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La preghiera comune contro chi parla di guerra di civiltà

di Elisa Marincola
La notizia più importante di queste giornate di confusione e paura diffusa è arrivata dal mondo musulmano ed è una buona notizia: l’appello dei religiosi alle proprie comunità per andare a pregare nelle chiese cristiane, come omaggio a padre Jacques Hamel, massacrato da due balordi autoproclamatisi miliziani dell’Isis, ma anche e soprattutto per dare un segnale univoco di fratellanza con le altre fedi ora nel mirino del califfato. E, forse, anche per ricordare che la stragrande maggioranza di morti vittime del terrore islamista sono gli stessi musulmani. …Leggi tutto »

Dopo Dacca, Baghdad

di Pino Scaccia

In questa guerra ormai senza confini del terrorismo, non siamo più solo noi, i “crociati”, gli obiettivi ma tutti quelli che sfuggono al fondamentalismo più radicale. Non è più neanche un conflitto di classe perché pare che gli attentatori di Dacca fossero tutti figli di famiglie benestanti. Hanno colpito – secondo le testimonianze – tutti quelli che non conoscevano il Corano. Così come a Istanbul. Il fanatismo religioso jihadista non finisce mai, non concede tregua, si dissemina per il mondo, colpisce con ossessiva caparbietà. …Leggi tutto »

L’Italia e la libia tutti i rischi di un intervento

di Tavola della pace
Il nostro Paese corre un grosso rischio in un eventuale intervento in Libia: il quadro politico locale resta confuso, la catena di comando è incerta, le incognite e le variabili sono numerose, la possibilità di perdita di vite umane sul terreno e tra la forza militare internazionale è molto elevata, le alleanze infine fanno riferimento a obiettivi e agende differenti. E’ quanto emerge da un documento presentato nei giorni scorsi a Udine all’interno del seminario nazionale “Conoscere e spiegare le guerre dei nostri giorni” organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, …Leggi tutto »

L’attentato in Siria contro i musulmani ‘infedeli’ per colpire le speranze di pace a Ginevra

Sembrava che per la Siria si stesse profilando finalmente una svolta, con la partecipazione all’ultimo minuto utile del fronte della ribellione alla conferenza di pace iniziata domenica scorsa a Ginevra.
Ma gli attentati multipli a Damasco dello Stato Islamico, che ancora una volta ha voluto colpire i musulmani ‘infedeli’, hanno segnato i colloqui in Svizzera, forse il principale obiettivo del gruppo terroristico. …Leggi tutto »